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Pareti esterne del sistema costruttivo Grandi Build

Materiali per la bioedilizia: cosa fa la differenza per la tua casa

Quello della bioedilizia è un tema ampiamente discusso e apprezzato e spesso associato alle parole sostenibile, bio e green.

Termini decisamente abusati e ormai applicati (e applicabili) a qualunque tipo di settore.

Parlando di bioedilizia facciamo riferimento anche a scelte consapevoli rispetto a materiali a basso impatto ambientale.

Questo blog vuole essere una guida, focalizzando sui materiali che fanno davvero la differenza, contribuendo al benessere quotidiano di chi vive una casa ecosostenibile, pensata per durare nel tempo.

In questo articolo dedicato ai materiali della bioedilizia:

Quali sono i materiali indicati per l’edilizia ecosostenibile

Nel contesto dell’edilizia, la sostenibilità è una caratteristica misurabile, che richiede materiali sicuri per la salute ma anche tracciabili e durevoli, certificati attraverso protocolli e standard di settore riconosciuti.

Un principio ormai affermato anche a livello normativo: ne parla la direttiva europea sulle case green, che definisce criteri e obiettivi precisi per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni sostenibili.

Recentemente l’isolamento a capotto è stato spesso proposto come soluzione universale e unica a tutti gli eventuali problemi energetici causati dall’edilizia. Ma la questione è certamente più complessa.

Un isolamento senza criterio o senza adeguata attenzione alla scelta dei materiali può causare delle conseguenze anche gravi. Degli esempi? Potrebbe favorire lo sviluppo di umidità interna, peggiorare la qualità dell’aria oppure generare costi di manutenzione insostenibili, nel tempo.

Qui di seguito alcuni materiali che rispondono completamente a queste caratteristiche, scelti da Grandi Build per i propri sistemi costruttivi.

Materiali sostenibili per una scelta consapevole

I materiali impiegati nella bioedilizia si distinguono in diverse categorie che variano in base all’origine, alle prestazioni e, ovviamente, all’impatto ambientale determinato nel corso dell’intero ciclo di vita.

Possiamo così suddividerli:

  • naturali: lino, canapa, sughero, fibra di cocco, canne palustri, juta, fibra di legno, paglia, cellulosa, lana di pecora, bambù, terracotta, terra cruda. Derivanti da scarti forestali o agricoli, sono rinnovabili e biodegradabili. L’impatto ambientale è basso, sia in fase di estrazione che di smaltimento e l’energia richiesta per la trasformazione è minima. Le prestazioni possono variare a seconda del tipo di materiale. Sicuramente le capacità traspiranti, isolanti, termiche e quelle di regolare l’umidità sono tra i vantaggi più apprezzati.
  • minerali: lana di roccia, lana di vetro, argilla espansa, perlite, silicato di calcio, vetro cellulare. Oltre alle ottime prestazioni isolanti, offrono resistenza al fuoco e sono riciclabili.

Riciclabili e durevoli, hanno un impatto variabile in base al processo produttivo, che potrebbero variare a seconda delle temperature impiegate nel corso delle lavorazioni. Ciò si traduce certamente in un maggiore consumo energetico rispetto ad altre soluzioni, sempre green. La lunga vita utile e la possibilità di reimpiego all’interno di altri cicli di produzione ne migliorano il bilancio complessivo in termini di sostenibilità.

  • sintetici e nanotecnologici: EPS, XPS, poliuretano, aerogel, pannelli isolanti sottovuoto, poliestere. Apprezzati per l’alto livello di efficienza termica e la notevole leggerezza, richiedono una certa attenzione nell’attenzione e nello smaltimento, per ridurre l’impatto ambientale.
  • strutturali e finiture sostenibili: legno certificato, pietra naturale, acciaio e alluminio riciclati, calcestruzzo riciclato, vernici a base di calce, argilla o silicati. Materiali che coniugano estetica, durabilità e ridotto impatto ambientale.

A questi si aggiungono altri materiali tecnici come la lamiera grecata e l’acciaio CSF per i solai, oltre all’acciaio lavorato a caldo o a freddo per le strutture portanti. Impiegati coerentemente garantiscono resistenza meccanica, riciclabilità e durabilità elevate. Ricavati da filiere certificate o da processi di recupero, assicurano equilibrio tra sostenibilità ambientale e prestazioni

Le moderne tecnologie, attraverso adeguata lavorazione e valorizzazione di queste eccellenti materie prime consentono di creare soluzioni ad alta prestazione come

  • isolanti termici naturali in fibra di legno, fibra di canapa, cellulosa;
  • pannelli isolanti in sughero in lino, in fibra di mais, in perlite espansa;
  • materassini multistrato termo-riflettenti;
  • capsule termoisolanti;
  • tappetini in polipropilene;
  • rasanti e molto altro.
Foto dei profili utilizzati per la realizzazione delle pareti esterne

Lastre Glasroc Sheathing Board anti-umidità su tamponamento esterno.

Lastre per il benessere indoor

In bioedilizia il ruolo delle pareti è assai importante: non si tratta di un semplice elemento divisorio, ma contribuisce attivamente a diversi aspetti legati al benessere abitativo.

Qualità dell’aria, resistenza dell’edificio nel corso del tempo e comfort abitativo sono quindi influenzati dalla selezione dei giusti materiali.

Ecco perché le lastre stanno progressivamente assumendo un ruolo centrale offrendo maggiore densità, proprietà purificanti, resistenza meccanica e, ovviamente, prestazioni in termini di durabilità e isolamento. Si tratta di materiali che migliorano significativamente la vita quotidiana di chi li “vive”, all’interno della propria abitazione.

Riducono, per esempio, la presenza di eventuali possibili sostanze inquinanti, aumentando la sicurezza dell’intero edificio.

Vediamo ora le lastre maggiormente utilizzate:

  • lastre trattate con biocidi naturali, offrono una resistenza all’acqua superiore e possono restare esposte fino a 6 mesi senza finitura. Ignifughe (classe A1) sono resistenti agli urti e prevengono la formazione di funghi e muffe, ostacolandola;
  • lastre in gesso fibrato o rivestito ad alta densità: offrono prestazioni meccaniche di alto livello e contribuiscono alla salubrità degli ambienti. Grazie a una densità superiore rispetto alle lastre standard, possono assorbire fino al 70% dei composti organici volatili (COV) presenti nell’aria. Sono ideali per pareti interne e contropareti, e garantiscono durabilità e benessere indoor.

Materiali isolanti: un capitolo fondamentale nella bioedilizia

I materiali isolanti sono fondamentali in un progetto di bioedilizia perché riducono i consumi energetici, ma non solo. Migliorano infatti anche il comfort acustico e la salubrità generale dell’ambiente interno.

Tra essi, si distingue la lana minerale riciclata, una soluzione completa che unisce prestazione ad un profilo ambientale virtuoso apprezzata per le notevoli qualità termoisolanti e fonoassorbenti. Una menzione d’obbligo anche al silicato, ovvero un materiale naturale derivante da una combinazione di sabbia silicea, calce e acqua.

Attraverso un particolare processo a bassa temperatura è possibile formare pannelli o blocchi ad alta porosità.

Il risultato? Un isolante solido, dalle svariate proprietà:

  • traspirante, previene la formazione di pericolose muffe;
  • ignifugo;
  • resistente a batteri e funghi;
  • prodotto con materiali naturali e riciclabili, pertanto ecologico;
  • garantisce un eccellente isolamento acustico e termico.

L’isolamento vede una componente tecnica unirsi in modo armonioso ad una strategia, allo scopo di costruire edifici confortevoli, efficienti e sicuri.

Prossimamente affronteremo il tema delle case a consumo energetico quasi zero (nZEB). Scopriamo insieme edifici con sistemi impiantistici intelligenti, materiali innovativi e isolamento avanzato, per ridurre al minimo i consumi energetici.

Parete di una casa in acciaio
Telaio CFS con barriera vapore applicata.

Materassino anticalpestio su massetto alleggerito.

Struttura metallica pronta all’inserimento dei pannelli in lana di roccia.
Posa della lana di roccia all’interno delle pareti.

La bioedilizia richiede materiali certificati

È possibile verificare concretamente se un materiale rispetti realmente i criteri della bioedilizia? Sì, verificando che sia in possesso di determinate certificazioni, come ad esempio:

  • EPD (Environmental Product Declaration): descrive, con dati verificati, l’impatto ambientale di un prodotto, dalla produzione allo smaltimento.
  • CAM (Criteri Ambientali Minimi): requisiti obbligatori per gli appalti pubblici in Italia, a totale garanzia dell’adozione di materiali a basso impatto.
  • LEED (Leadership in Energy and Environmental Design): tra i protocolli più diffusi al mondo per la valutazione dell’efficienza energetica e della sostenibilità degli edifici.
  • FSC (Forest Stewardship Council): attesta la provenienza del legno da foreste gestite in modo responsabile, rispettando criteri ambientali, sociali ed economici.

Grandi Build sceglie unicamente materiali certificati, assicurando edifici sostenibili e soluzioni tracciabili e conformi alle normative in vigore.

Con i materiali giusti, la bioedilizia è una scelta alla tua portata

Scegliere materiali che riflettono i principi di bioedilizia è il passo fondamentale per costruire nel totale rispetto ambientale, progettando spazi durevoli e salubri, in armonia totale con chi li vive, quotidianamente.

Le soluzioni Grandi Build integrano le migliori proposte disponibili attualmente sul mercato itailano, con un sistema costruttivo unico e completo, in cui ogni elemento contribuisca a migliorare la qualità della vita non solo oggi ma anche nel corso del tempo.

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