Esempio di case NZEB

Case NZEB: il futuro sostenibile dell’edilizia

Dal punto di vista ambientale, economico e anche sociale, l’impatto del settore edile è enorme. È quindi fondamentale uno sviluppo sostenibile che permetta di ridurre i consumi e gli sprechi agendo per consentire crescita e sviluppo, nel rispetto delle generazioni future.

L’edilizia moderna ha già apportato misure efficaci in linea con i concetti di sostenibilità e tra le principali novità si distinguono le case NZEBUn’attenta progettazione, un buon isolamento e l’uso intelligente delle risorse rinnovabili sono alla base di questi modelli di edificio.

Concepiti per ridefinire il nostro modo di vivere gli ambienti, li trasformano in veri produttori attivi di energia.

In questo articolo leggerai:

Cos’è una casa NZEB e perché è così attuale?

L’acronimo, che sta per Nearly Zero Energy Building (il cui significato in italiano è “edificio a energia quasi zero”), descrive perfettamente un nuovissimo modello costruttivo caratterizzato da un’alta efficienza energetica.

No, non parliamo unicamente di innovazione e avanguardia, ma piuttosto di una reale rivoluzione nel concepire uno spazio residenziale, commerciale oppure educativo e culturale. Il comfort abitativo incontra la sostenibilità e favorisce l’efficienza economica.

Gli edifici e le case NZEB svolgono un ruolo determinante all’interno della lotta al cambiamento climatico. Abbattendo in modo significativo il consumo energetico da fonti fossili, favoriscono un’energia pulita (da fotovoltaico o solare termico).

Il risultato è chiaro: una progressiva e costante riduzione dell’impatto ambientale. In Italia, dal 1° gennaio 2021, una serie di decreti legislativi ha reso obbligatorio che ogni nuovo edificio debba essere progettato e realizzato secondo i criteri NZEB.

Si tratta quindi di un obbligo legale per le nuove costruzioni, una scelta che accelera il processo di transizione verso un’edilizia davvero green e sostenibile, come spiegato all’interno della direttiva casa green.

Il contesto normativo delle NZEB in Italia

Il Decreto Legislativo 192/2005 è la normativa che, in Italia, ha introdotto i principali requisiti minimi in termini di prestazione energetica e alcuni concetti chiave, come la certificazione energetica degli edifici (APE).

Nel tempo il decreto è stato più volte aggiornato, introducendo gradualmente il concetto di NZEB e fissando requisiti energetici sempre più stringenti. Non ha però reso obbligatorio per tutti gli edifici raggiungere immediatamente un consumo vicino allo zero, obiettivo che resta previsto come traguardo normativo nel lungo periodo.

Ecco qui di seguito le principali:

  • definizione di NZEB: si definisce tale “un edificio ad altissima prestazione energetica, il cui fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta in situ”;
  • requisiti minimi e tappe di attuazione: la normativa ha stabilito date precise per l’applicazione dei requisiti energetici più severi, inizialmente per gli edifici pubblici (dal 1° gennaio 2019) e successivamente per tutte le nuove costruzioni (dal 1° gennaio 2021), in coerenza con l’obiettivo NZEB;
  • i parametri tecnici: Il decreto, insieme ai successivi decreti attuativi (come il D.M. Requisiti Minimi del 26 giugno 2015), ha dato i parametri e gli indici specifici per il calcolo delle prestazioni energetiche che un edificio deve rispettare per essere considerato NZEB.

È fondamentale distinguere un NZEB da un edificio in classe energetica A4 che indica unicamente livello di consumo calcolato secondo l’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Una NZEB deve essere necessariamente in linea con i requisiti dettati dalla normativa, in particolare sull’integrazione di fonti rinnovabili e su specifici parametri costruttivi.

Ciò si inserisce nel quadro più ampio degli obiettivi europei per la decarbonizzazione definiti dal pacchetto “Fit for 55” – Pronti per il 55%. Questo mira ad abbattere le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, promuovendo un’edilizia sostenibile.

Caratteristiche di una casa NZEB

La progettazione integrata di una casa NZEB è certamente l’aspetto per cui si distingue questo modello di abitazione. Una serie di scelte che mirano a minimizzare i consumi e a massimizzare l’efficienza.

Analizziamo ora le caratteristiche principali:

  • isolamento termico elevato: pareti, pavimenti, tetto vengono isolati con materiali con materiali ad alta efficienza per ridurre al minimo le dispersioni di calore;
  • finestre e porte, spesso considerati i principali ponti termici, sono realizzati con doppi o tripli vetri e telai a taglio termico. In questo modo si correggono i punti strutturali deboli ed evitano ulteriori dispersioni di calore.
  • sistemi a bassa temperatura: impianti di riscaldamento e raffreddamento abbinati a pompe di calore ad alta efficienza;
  • VMC: ventilazione meccanica controllata: garantisce il ricambio dell’aria;
  • sistemi di domotica: consentono monitoraggio e gestione ottimali dei consumi energetici.

Fondamentale anche l’integrazione di fonti rinnovabili:

  • pannelli fotovoltaici, installati su tetto o facciata per la produzione autonoma di energia elettrica utile al fabbisogno quotidiano;
  • pannelli solari termici: utili alla produzione di acqua calda sanitaria.

L’orientamento dell’edificio viene inoltre calcolato per sfruttare al meglio il sole in inverno e proteggersi dal caldo estivo. A tal proposito, l’uso dei materiali per la bioedilizia è ideale per questo approccio. Sughero, fibra di cellulosa, paglia, legno offrono eccellenti proprietà isolanti e contribuiscono a un ambiente interno sano e sostenibile.

La certificazione NZEB

La certificazione NZEB non è un documento distinto, bensì il risultato del processo di verifica che attesta che l’edificio rispetta i requisiti di “edificio a energia quasi zero” stabiliti dalla normativa di riferimento.

Esso deve:

  • rientrare nei parametri di prestazione energetica fissati dal D.Lgs. 192/2005 e dal D.M. Requisiti Minimi (26 giugno 2015);
  • integrare in misura significativa fonti di energia rinnovabile, prodotta preferibilmente in loco;
  • soddisfare valori limite di trasmittanza termica e di fabbisogno energetico globale primario (EPgl), differenziati per zona climatica.

Costi per costruire una casa NZEB

I costi di un’abitazione NZEB variano sulla base di diversi fattori, come la superficie, la zona climatica (che impatta su isolamento e impianti), i materiali, le tecnologie implementate, il grado di integrazione delle fonti rinnovabili, la tipologia di finiture scelte e altre eventuali opere di urbanizzazione e allacciamenti ai servizi.

I costi possono essere influenzati anche dalla complessità del progetto, dai tempi di realizzazione, da eventuali certificazioni aggiuntive e, ovviamente, dai costi di manodopera.

Grazie al fabbisogno energetico ridotto e all’utilizzo di fonti rinnovabili, un’abitazione NZEB permette un notevole contenimento delle spese energetiche. L’investimento iniziale, pur leggermente superiore rispetto a una costruzione tradizionale, può essere recuperato nel tempo attraverso il risparmio sui consumi.

Sicuramente alcuni fattori incidono sul ROI (ritorno sull’investimento), come l’efficienza degli impianti e l’isolamento dell’involucro o il livello di integrazione di fotovoltaico, geotermia, o solare termico.

Edifici NZEB in Italia

In Italia, diversi esempi di edifici NZEB dimostrano l’impegno verso la sostenibilità nel settore edile.

Uno dei primi edifici pubblici NZEB è stato il Polo scolastico di Collecchio (PR), che sfrutta la progettazione bioclimatica, la geotermia e il fotovoltaico.

Diversi edifici nell’area di Porta Nuova, a Milano, sono classificati NZEB e caratterizzati da elevato isolamento, domotica e impianti ad alta efficienza.

Il campus SDA dell’Università Bocconi è un altro esempio concreto, dotato di un sistema di ventilazione ed illuminazione che sfrutta la luce solare, pannelli fotovoltaici e un sistema di raccolta dell’acqua piovana.

Gli edifici conosciuti come Bosco Verticale a Milano Porta Nuova

Bosco Verticale

Facciata di una scuola a Collecchio

Scuola a Collecchio

Il campus SDA Bocconi a Milano

Campus SDA Bocconi

Acciaio: un alleato ideale per le costruzioni NZEB

La scelta dei materiali è sicuramente determinante nella progettazione e nello sviluppo di una casa NZEB, soprattutto se si punta a case ecosostenibili, con tecniche avanzate.

Tra le opzioni sicuramente più performanti, l’acciaio si distingue per diversi motivi, sia tecnici che ambientali.

I componenti in acciaio, come ad esempio i profili delle strutture, vengono realizzati con una meticolosa precisione dimensionale. Una caratteristica, questa, che riduce i ponti termici, ovvero quei punti critici dell’edificio attraverso cui il calore tende a disperdersi più facilmente, compromettendo l’efficienza energetica complessiva. Meno dispersioni termiche significa migliori prestazioni energetiche, parametro sine qua non degli standard NZEB

L’acciaio, oltre ad essere resistente alla corrosione, consente una notevole libertà progettuale, ampie illuminazioni e strutture durevoli, caratteristiche che agevolano la progettazione di edifici efficienti dal punto di vista energetico.

Riciclabile al 100% e veloce da assemblare, contribuisce significativamente alla riduzione dell’impatto ambientale.

Dall’acciaio agli standard NZEB: l’esperienza di Grandi Build

Grandi Build, attraverso le proprie costruzioni, dimostra come l’acciaio possa essere protagonista di edifici ad alte prestazioni, fino a raggiungere gli elevati standard NZEB quando il progetto integra fonti rinnovabili e sistemi impiantistici efficienti.

Le case NZEB garantiscono numerosi vantaggi: comfort termico e acustico, risparmio energetico, salubrità degli ambienti, riduzione dell’impatto ambientale e maggiore durabilità.

Grazie alla propria competenza tecnica, Grandi Build offre consulenza personalizzata per realizzare progetti che combinano design, efficienza e sostenibilità, nel pieno rispetto delle normative vigenti.

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